Reduci dalle scorse elezioni americane, dove le notizie false hanno contribuito a spostare i voti degli elettori e in parte a consegnare la vittoria a Donald Trump, Facebook e Google si impegnano a cambiare strategia in vista delle prossime campagne elettorali europee, adottando nuovi strumenti in grado di filtrare e garantire l’autenticità delle
notizie.
I due gruppi sono infatti stati criticati duramente per non aver fatto nulla nel corso delle elezioni americane per porre un freno alla distribuzione delle fake news. E adesso molti osservatori
sono preoccupati che vengano diffuse notizie manipolate anche in Europa, dove come negli Stati Uniti i movimenti populisti stanno aumentando i loro consensi.
Per le elezioni presidenziali francesi, previste ad aprile, la non profit “First Draft News“, finanziata da Google, ha per ora coinvolto 15 media francesi, tra cui Le Monde e AFP, per un programma volto a verificare i contenuti che circolano on line.
Secondo un portavoce di Google, la stesso sistema di controllo sarà adottato anche durante le elezioni parlamentari tedesche, previste per settembre. In Germania inoltre è stata proposta una
legge che obbligherebbe i social media come Facebook e Twitter a togliere i contenuti falsi entro 24 ore dal loro riconoscimento.
Facebook vuole procedere nella stessa direzione: in Francia ha proposto che ci siano una serie di passaggi con cui definire un post, prima attraverso l’analisi degli utenti, poi attraverso il
controllo di organizzazioni media esterne a Facebook. In questo caso i post “contestati” appariranno in modo meno frequente sulla timeline. Lo stesso provvedimento è già stato adottato in
Germania.
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