2 giugno 2015 festa della Repubblica e Google, come spesso fa in tutti grandi eventi, dedica il doodle all’emblema della Repubblica Italiana. il giorno nel quale in Italia si ricorda il referendum che nel 1946 sancì il passaggio del nostro Paese dalla monarchia alla Repubblica.
La stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. Nel doodle di Google ci sono tutti gli elementi dell’emblema della Repubblica italiana . L’autore dell’emblema italiano fu Paolo Paschetto, classe 1885, un artista polivalente, autore – tra l’altro – di numerosi francobolli, compresa “la rondine” della prima emissione italiana di posta aerea.
La biografia di Paolo Peschetto
Nel 1904, dopo aver abbandonato gli studi classici, venne ammesso a frequentare il secondo anno dell’Istituto di Belle Arti e fu in quegli anni che, insieme ad altri allievi, promosse una esposizione di elaborati ispirati al gusto modernista, e partecipò a diversi concorsi, vincendone alcuni.
Il suo interesse per le arti decorative trovò applicazione in vari ambiti, dalla grafica, all’illustrazione e alla collaborazione con diverse riviste.
Nel 1911 Paschetto ottenne importanti incarichi pubblici al Campidoglio, al Ministero degli Interni e a Piazza Colonna.
Nel 1914 ottenne l’incarico per l’insegnamento dell’ornato all’Istituto delle Belle Arti: l’attività didattica lo impegnerà come insegnante, sia al Liceo Artistico che all’Accademia, fino al 1949.
Tra il 1910 e il 1924, l’artista eseguì degli importanti interventi in edifici di culto, ad integrazione e completamento delle decorazioni parietali; quelli di maggior rilievo furono quelli per il Tempio Valdese di Roma , per il quale ideò le decorazioni murali e disegnò i cartoni per le vetrate, eseguite da Cesare Picchiarini.
Nel 1920, sempre con Picchiarini, realizzò alcune vetrate per la Casina delle Civette illustrando temi naturalistici con nastri, farfalle e rose. Nel 1927 realizzò la piccola vetrata “Ali e fiamme”.
Nel 1931 con Picchiarini, Cambellotti, Grassi ed altri artisti, fu tra i fondatori della S.A.C.A (Società Anonima Cultori d’Arte).
Ai primissimi anni Trenta risale la sua collaborazione con la ditta “Nazareno Gabrielli”, a cui l’artista fornì disegni per la decorazione degli oggetti in cuoio.
Tra il 1921 e il 1945 disegnò, inoltre, numerose serie di francobolli e l’emblema della Repubblica Italiana, con cui si festeggia la Repubblica Italiana
Morì a Torre Pellice nel 1963.