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“Gaza sull’orlo della catastrofe”, l’allarme di Medici Senza Frontiere

Dopo i violenti scontri a Gerusalemme in cui sono rimasti feriti centinaia di palestinesi, compresi bambini, Medici Senza Frontiere (MSF) ritiene inaccettabile l’uso della forza da parte della polizia israeliana e lancia l’allarme sull’impatto devastante della violenza nella Striscia di Gaza.

“I bombardamenti israeliani sono incredibilmente pesanti e più intensi rispetto al passato” dichiara Hellen Ottens-Patterson, capomissione di MSF nei Territori palestinesi. “Hanno distrutto molte case ed edifici intorno a noi. Le persone sono intrappolate, perché non è sicuro né uscire né restare all’interno delle proprie abitazioni. Gli operatori sanitari stanno correndo rischi incredibili, se pur necessari, per muoversi”.

I morti sono decine, tra cui almeno 17 bambini, e centinaia i feriti per gli attacchi aerei israeliani. Le autorità israeliane hanno denunciato ieri la morte di 7 persone a seguito di razzi lanciati da Gaza.

I recenti attacchi aerei su Gaza seguono giorni di violenza a Gerusalemme. Le équipe di MSF hanno supportato la Mezzaluna Rossa palestinese nella presa in carico di centinaia di pazienti feriti dalla polizia israeliana, la maggior parte con ferite da proiettili di gomma, granate assordanti e oggetti contundenti.

“I nostri team hanno dovuto curare gravi ferite causate dalla polizia israeliana a uomini, donne e bambini” continua Ottens-Patterson di MSF. “Hanno assistito bambini di 12 anni feriti da proiettili di gomma. È stata la peggiore violenza a cui le équipe di MSF hanno assistito a Gerusalemme da anni“.

Da 4 giorni i rifornimenti per Gaza sono completamente bloccati per ragioni di sicurezza, impedendo così anche l’arrivo degli aiuti umanitari.

Non è la prima volta che MSF è testimone delle devastanti conseguenze della violenza nell’area. I precedenti scontri militari tra Israele e Gaza hanno provocato il ferimento e la morte di molte migliaia di civili palestinesi, tra cui tanti bambini.

“Dopo ogni conflitto, ogni attacco, ogni ondata di proteste, curiamo le persone ferite dalle forze armate israeliane nelle nostre cliniche e negli ospedali” dichiara la dott.ssa Natalie Thurtle, coordinatrice medica di MSF nei Territori palestinesi. “Vediamo quotidianamente le disabilità permanenti e il dolore che questa violenza provoca, e sappiamo che più a lungo continua questo attuale ciclo di violenze, più persone saranno ferite e più continueranno a soffrire anche dopo la fine dei bombardamenti”.

“Il blocco israeliano su Gaza in vigore da 14 anni comporta che il sistema sanitario qui manca di molte delle cose di cui ha bisogno per curare le persone anche in tempi normali. Eppure, a distanza di pochi anni, si è chiamati a far fronte a un enorme afflusso di feriti: gli 11.000 feriti durante la guerra del 2014, gli oltre 7.000 feriti da spari durante le proteste nel 2018 e nel 2019, e ora già centinaia di feriti nei bombardamenti e decine di morti in pochi giorni”.

MSF, presente nella Striscia di Gaza da oltre vent’anni, è pronta a supportare le autorità sanitarie locali per fornire cure mediche vitali a chi ne ha bisogno. “Il livello di violenza e lesioni subite negli ultimi giorni è insopportabile e inaccettabile. Siamo profondamente preoccupati per la sicurezza della popolazione civile” conclude Ottens-Patterson di MSF.

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