Il 26 novembre 2024, presso la Casa della Memoria e della Storia si sono rinnovate le cariche istituzionali (Presidenza e Consiglio Direttivo) della FIAP di Roma e Lazio con un nuovo organigramma che vede la ri-conferma di Bianca Cimiotta Lami in qualità di Presidente, e con l’approvazione in qualità di Vice Presidenti di Sonia Marzetti – Storica e già Dirigente Rai e di Francesca Parri – Autrice, oltre ai Presidenti Onorari, Luca Aniasi – Presidente FIAP nazionale e Fondazione Aniasi e di Italo Pattarini – già Presidente di FIAP Roma e Lazio.
Sono entrati a far parte del Consiglio Direttivo: Luigi Maccotta – Ambasciatore e Capo Delegazione Italiana IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), Antonello Capurso – Giornalista e scrittore, Enzo Di Brango – Scrittore; Dario Evola – Saggista e Docente di Estetica, Pino Pelloni – Giornalista e Storico sociale, Alessandro Calisti – Organizzatore di eventi culturali.
La Federazione Italiana Associazioni Partigiane – FIAP nasce nel 1949 con Ferruccio Parri quando finita la guerra, le diverse tendenze e Brigate partigiane (le Brigate Garibaldi, Giustizia e Libertà, Fiamme Verdi, Brigate Matteotti, Formazioni autonome e formazioni badogliane e mazziniane e Indipendenti) si organizzarono in modo autonomo con l’obiettivo di valorizzare il contributo originale portato alla lotta di Liberazione e alla Resistenza dalle donne e dagli uomini che si riconoscevano in un antifascismo ispirato dal pensiero liberal-radicale di Pietro Gobetti, dalla lezione di Gaetano Salvemini, di Riccardo Bauer, di Piero Calamandrei; dal socialismo liberale di Giustizia e Libertà di Carlo Rosselli e Emilio Lussu, al Partito d’Azione.
Molti furono gli esponenti di rilievo della FIAP di quegli anni: Piero Calamandrei, Bianca Ceva, Norberto Bobbio, Nuto Revelli, Ezio Vigorelli, Gaetano Arfè, Leo Valiani, Tristano Codignola, Ugo La Malfa e molti altri ancora, tutti ispirati dai principi democratici e del socialismo liberale.
Ferruccio Parri fu il primo presidente della FIAP e vivace sostenitore della necessità di non disperdere l’esperienza della Lotta di Liberazione. Fondò, a tal scopo, l’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia per raccogliere la documentazione storica delle formazioni di Giustizia e Libertà affinché il significato e il valore di quell’esperienza e di quel patrimonio etico-politico non andasse disperso, perché la giustizia sociale, principale ideologia del socialismo, prima di essere un problema economico è un problema morale e non può esistere libertà se non c’è giustizia sociale, e viceversa. La nuova composizione consentirà alla FIAP -Federazione Italiana Associazioni Partigiane di continuare questa illustre tradizione politica e culturale, proseguendo il lavoro e la ricerca con uno sguardo di approfondimento al passato ma con l’accento ai temi dell’attualità rendendo più contemporanea la storia e il suo evolversi nel tempo.
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