Nel 2015 l’attivita’ economica del Molise e’ lievemente cresciuta, anche se deve ancora
consolidarsi il riavvio del ciclo economico. Secondo le stime di Prometeia il Pil e’ cresciuto dello 0.3 per cento, come nel resto del mezzogiorno; ha contribuito una moderata crescita dei consumi e degli investimenti. E’ questo il quadro tracciato dall’annuale rapporto sull’andamento dell’economia molisana,
realizzato dalla Banca d’Italia e presentato stamattina alla stampa.
L’occupazione e’ ancora aumentata soprattutto nell’industria e tra i giovani. Il tasso di disoccupazione si e’ ridotto, anche tra le persone in cerca di lavoro da piu’ di un anno. Per il secondo anno consecutivo il ricorso alla cassa integrazione guadagni si e’ ridotto in misura significativa, pur rimanendo su livello superiori rispetto al periodo pre-crisi. Il fatturato dell’industria e’ aumentato, anche sui mercati esteri, beneficiando dell’andamento piu’ favorevole dell’industria alimentare, chimica e dell’automotive.
“Dopo anni di debolezza – ha spiegato il direttore della filiale di Campobasso della Banca d’Italia – anche il processo di accumulazione appare in graduale rafforzamento, sospinto dalla spese per investimenti delle imprese di maggiori dimensioni. Il miglioramento dell’attivita’ industriale non si e’ esteso a tutti i settori; rimangono in difficolta’ primari comparti di specializzazione produttiva, situati per lo piu’
nelle aree interne”. Nel settore costruzioni l’attivita’ e’ ancora in calo: le compravendite immobiliari sono tornate a contrarsi, mentre i prezzi permangono su livelli contenuti. Sono invece piu’ evidenti i segnali di miglioramento nei servizi, “grazie al recupero dei consumi delle famiglie e al rinnovato interesse dei turisti per i soggiorni in Molise”.