Secondo il quotidiano sudcoreano ‘Asia Business Daily’, la Corea del Nord starebbe trasferendo sulla costa ovest un missile balistico intercontinentale. Il trasferimento del vettore, scrive il quotidiano di Seul, citando una fonte vicina all’intelligence sudcoreana, sarebbe iniziato all’indomani del test nucleare e avverrebbe di notte, per essere tenuto il più segreto possibile.
Inoltre, il ‘Rispettato Maresciallo Kim‘ ha promesso ieri nuovi “pacchi regalo” per gli Stati Uniti se Washington non metterà fine alle sue “incoscienti provocazioni”.
Particolare attenzione è rivolta quindi alle due date che il dittatore potrebbe scegliere per tornare a sfidare la comunità internazionale. La prima, e più imminente, è il 9 settembre, giorno nel quale ricorre l’anniversario della fondazione della Repubblica Democratica Popolare di Corea, che risale al 1948. Giorno solitamente celebrato con parate militari, esibizioni e festeggiamenti in tutto il Paese. La festa, che va a braccetto con quella del 10 ottobre, il Party Foundation day, ossia la festa della fondazione del Partito dei lavoratori, marca l’anniversario dell’indipendenza dal Giappone nel 1945.
Nello stesso giorno viene inoltre ricordato Kim Il Sung, primo leader nordcoreano e nonno di Kim Jong-un, che il 9 settembre 1945 inaugurò il suo regime dittatoriale. Provocare in un giorno simbolico come quello di sabato sarebbe certamente una mossa strategica da parte del regno eremita, visto che non si tratta della prima prova di forza da parte di Kim Jong-un.
Il 9 settembre dell’anno scorso, la Corea del Nord effettuò il quinto test nucleare. L’ultimo, prima di quello avvenuto pochi giorni fa. Tutti gli occhi ora, sono puntati su sabato.