Un missile balistico è partito da Sunan, un capo aereo vicino alla capitale Pyongyang, alle 6.57 locali. Il missile ha raggiunto un’altitudine massima di 770 km, prima di inabissarsi nell’Oceano Pacifico a 3.700 km di distanza. Guam è a circa 3.400 chilometri dalle sponde della Corea del Nord.
Il missile lanciato oggi dalla Corea del Nord reca un messaggio chiaro a Donald Trump, il presidente degli Stati uniti: Pyongyang è in grado di colpire il più vicino territorio Usa, cioè Guam.
Il volo effettuato, infatti, dal missile, indica che questo, se lanciato verso sud-est, è in grado di raggiungere l’isola del Pacifico che ospita importanti basi Usa. Lo Stato maggiore congiunto sudcoreano ha rilasciato una prima valutazione sul lancio odierno. Questa valutazione ha spinto oggi il ministro della Difesa giapponese Itsunori Onodera ha dichiarare che, col lancio odierno, la Corea del Nord ha “in mente Guam”.
14 settembre 2017 | La Corea del Nord, Pyongyang minaccia gli Usa e di affondare il Giappone
Il Giappone ha diffuso il suo allarme alla popolazione di 12 prefetture, con l’indicazione a milioni di cittadini di trovare rifugio, alle 7.06 del mattino locali. Il missile è volato sull’isola di Hokkaido, la più settentrionale delle quattro principali isole dell’Arcipelago, per poi inabissarsi a 2mila km a est dell’isola. Tokyo non ha tentato d’intercettare il missile.
Gli esperti militari sudcoreani stanno valutando ancora che tito di proiettile è stato lanciato. L’ultimo lancio prima di quello odierno è stato effettuato due settimane fa e si è trattato di un missile balistico intermedio di tipo Hwasong-12. Il Comando del Pacifico Usa ha confermato che si è trattato di un missile a medio raggio. Mos/Int9
La Corea del Nord ha nuovamente minacciato di ridurre “in cenere e tenebre” gli Stati uniti e di “affondare” il Giappone con un attacco nucleare.
Dopo le ultime sanzioni votate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, fortemente volute da Washington, gli Usa andrebbero “bastonate a morte come un cane rabbioso”, ha spiegato la Commissione nordcoreana per la pace dell’Asia-Pacifico, citata dall’agenzia Kcna.
Il regime nordcoreano ritiene inoltre necessario “assestare un colpo” al Giappone, le cui isole “dovrebbero essere affondate in mare dalla bomba nucleare Juché”, ha aggiunto l’agenzia ufficiale di Pyongyang.
Il regime di Pyongyang ha accusato inoltre il Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha votato all’unanimità nei giorni scorsi nuove misure contro la Nordcorea, di essere composto da “Paesi senza principi”: “di conseguenza”, ha aggiunto l’agenzia nordcoreana Kcna, “un organismo così inutile deve essere sciolto immediatamente”.
11 settembre 2017 |Corea del Nord, Pyongyang minaccia gli Usa
La Corea del Nord ha minacciato di infliggere agli Stati uniti “la più grande delle sofferenze e dei dolori” se persisterà nel voler inasprire le sanzioni economiche nei suoi confronti dopo il suo sesto test nucleare.
In un comunicato riprodotto dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna, il ministero degli Esteri nordcoreano avverte che, se Washington “metterà in campo questa ‘risoluzione’ illegale su un inasprimento delle sanzioni, la Corea del Nord farà in modo d’essere assolutamente certa che gli Stati uniti ne pagheranno il prezzo”. E “le misure che saranno prese – continua – causeranno agli Stati uniti la più grande delle sofferenze e il più grande dei dolori della loro storia”.
Pyongyang ha testato il 3 settembre un ordigno nucleare, a suo dire una bomba all’idrogeno, dopo che a metà di agosto aveva lanciato un nuovo missile balistico che aveva sorvolato il Giappone prima di inabissarsi nel Pacifico. Secondo diversi esperti, Pyongyang si starebbe preparando a un nuovo test balistico.
Washington e il Giappone si sono fatti promotori di un ulteriore inasprimento delle sanzioni in sede Onu, che deve tuttavia trovare nel Consiglio di sicurezza anche il voto positivo di Russia e Cina, tradizionali alleati di Pyongyang. La bozza di risoluzione mediata dovrebbe andare al voto oggi. “Il mondo sarà testimone del modo in cui la Corea del Nord doma i gangster americani lanciando una serie di azioni che saranno le più dure che si siano mai immaginate”, si legge ancora nel comunicato nordcoreano.
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