Dopo il lancio di due missili da parte della Corea del Nord verso il Giappone, Kim Jong Un dichiara che si tratta di un’ “arma tattica di nuovo tipo”, “un avvertimento” ai “militari sudcoreani”.
L’operazione arriva dopo il recente incontro tra Kim e il presidente Usa, Trump, sul confine tra le due Coree che sembrava dare una svolta ai negoziati sul nucleare. Il gesto di Pyongyang esprimerebbe anche contrarietà nei confronti dell’accordo USA-Corea
del Sud per esercitazioni comuni.
La Corea del Nord aveva lanciato due missili a corto raggio. I due missili sono stati lanciati dalla città orientale di Wonsan e hanno percorso una distanza di 430 km prima di cadere nel Mar del Giappone, noto anche come Mare Orientale.
Dura la reazione di Seul, secondo la quale il lancio di due missili a corto raggio di “nuovo tipo” rappresenta una “minaccia militare” che rischia di minare “gli sforzi per allentare le tensioni nella penisola coreana”.
“Il governo sta esortando Pyongyang a sospendere tali attività che non aiutano gli sforzi per allentare le tensioni militari nella penisola coreana”, ha dichiarato subito il portavoce del ministero della Difesa di Seul, Choi Hyun-soo
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