In seguito ad una serie di attacchi palestinesi, anche mortali, l’esercito israeliano mantiene da oltre una settimana una stretta chiusura della citta’ cisgiordana di Hebron ed in particolare dei vicini villaggi di Dura, Sair e Bani Naim.
Secondo i media locali in quella zona l’esercito ha perquisito 2400 abitazioni palestinesi, ha vietato a migliaia di persone di circolare liberamente e ha chiuso complessivamente 250 strade.
A Bani Naim, dove viveva l’assassino di una adolescente ebrea uccisa ai primi di luglio e dove l’esercito ritiene possano inoltre nascondersi gli autori di un’imboscata in cui e’ stato ucciso un rabbino padre di 10 figli e in cui tre suoi congiunti sono rimasti feriti, circa 2700 persone si sono viste ora
revocare il permesso di uscita dal villaggio. Situazione simile a Sair e Dura, dove negli ultimi giorni giovani palestinesi si sono scontrati con le forze israeliane.
Intanto, secondo Maariv, presso Nablus l’esercito israeliano ha arrestato quattro palestinesi che gestivano un laboratorio per la manifattura di armi e ne ha sequestrato i macchinari.
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