Sfiduciato il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, dopo che ieri le dimissioni di quindici consiglieri hanno fatto cadere, dopo due anni e sette mesi, l’amministrazione comunale di centrodestra da lui guidata.
“La parola di oggi è tradimento di un mandato elettorale nei confronti anche di quelle forze politiche che si erano dichiarate disponibili a ricomporre il quadro politico del centrodestra uscito dalle elezioni. La risposta è stato il tradimento” ha detto l’ex sindaco in conferenza stampa.
Ad innescare la crisi sono stati tre consiglieri dissidenti di Forza Italia e uno di Noi con l’Italia, alle cui dimissioni si sono aggiunti i 9 consiglieri dell’opposizione di centrosinistra e i due consiglieri della Lega.
Gianluca Tartaglia (FI), Antonio Valente (Noi per l’Italia), Rossella Chiusaroli (FI), Dino Secondino (FI), Claudio Monticchio e Robertino Marsella (Lega), e 9 consiglieri di opposizione: Francesco Mosillo, Giuseppe Golini Petrarcone, Edilio Terranova, Massimiliano Mignanelli, Alessandro D’Ambrosio, Enzo Salera, Sara Grieco, Sabrina Grossi, Barbara Di Rollo.
A Cassino, proprio nel 75° anniversario della distruzione, si tornerà al voto, forse già a maggio. “E’ la prima vota – ha aggiunto – che un sindaco viene sfiduciato dal presidente del Consiglio comunale. Sono stato messo sotto scacco per il nulla. Ho rabbia e delusione per non essere riuscito a portare a termine il mio mandato” ha concluso D’Alessandro