Combattenti dello Stato Islamico (Isis)”sciolti in vasche riempite di acido” dagli uomini del Califfato nero, perchè ritenuti spie che avrebbero segnalato alla coalizione internazionale anti-Isis le posizioni di esponenti dell’organizazione, uccisi negli ultimi tempi da raid Usa. E’ quanto riferiscono a media arabi ufficiali dell‘intelligence irachena.
A scatenare la caccia alle spie nelle proprie file, secondo questi ufficiali citati dall’emittente araba”Akhbar Alaan”,sarebbe stata la recente morte di un alto comandante dell’organizzazione: Abu Hayia al Tunsi, il comandante che, lo scorso marzo, è stato fatto saltare per aria da un missile lanciato da un drone che ha centrato la sua auto mentre impartiva ordini ai combattenti nel Nord della Siria. Il comandante sarebbe stato ucciso perchè le “spie” avevano nascosto nel mezzo su cui viaggiava una ricetrasmittente” nella sua auto.
Da allora, secondo fonti irachene, l’Isis avrebbe ucciso 38 suoi membri con l’accusa di agire come informatori.
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