Un cooperante italiano è stato ucciso a Dacca, in Bangladesh. Rita Katz, direttore del gruppo di analisi di intelligence Site, sul proprio profilo Twitter ha identificato il cittadino italiano con il nome di Cesare Tavella e ha affermato che l’Is ha rivendicato l’omicidio.
Il 50enne era in Bangladesh per un’organizzazione non governativa olandese e sarebbe stato ucciso mentre faceva jogging nel quartiere residenziale di Gulshan, come rende noto un portavoce della polizia della città, Muntasirul Islam, citato dal quotidiano locale Daily Star.
Cesare Tavella è stato ucciso nel quartiere diplomatico di Dacca, da uomini armati a bordo di una moto. Era vestito da jogging. Dopo essere stato colpito, Tavella è stato portato agli “United Hospitals”, dove i medici lo hanno dichiarato morto. Fonti ospedaliere hanno confermato che l’uomo è arrivato morto in ospedale con numerose ferite da arma da fuoco sul corpo.
Cesare Tavella lavorava come project manager per una ong, Icco Cooperation, con uffici in Bangladesh. In particolare si occupava di un progetto, “Proofs (Profitable Opportunities for Food Security), nel settore dell’agricoltura locale e dell’alimentazione. Secondo il suo profilo sul sito del progetto, C. T. aveva cominciato a lavorare nell’ambito dello sviluppo nel 1993, sempre nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale, in diverse ong internazionali soprattutto in Asia. “Si considera un giocatore di squadra, che cerca di fare le cose nel modo più efficiente possibile con un team di persone sorridenti”.
Il cooperante ucciso in Bangladesh, risulta nato nel 1964 a Milano e residente a Casola Valsenia, paese dell’Appennino Ravennate al confine con la Toscana. Secondo le verifiche dei Carabinieri di Ravenna, Tavella, veterinario, dopo essersi trasferito da Milano e prima di andare a vivere a Casola aveva abitato a Bagnacavallo, nella pianura Ravennate, dove vivono ancora i suoi familiari.
“In un’operazione speciale dei soldati del Califfato in Bangladesh, una pattuglia di sicurezza ha preso di mira lo spregevole crociato Cesare Tavella dopo averlo seguito in una strada di Dacca, dove gli è stato sparato a morte con armi silenziate, sia lode a Dio”. E’ la presunta rivendicazione dell’Isis sull’uccisione di Cesare Tavella citata dalla direttrice del Site Rita Katz. “Ai membri della coalizione crociata diciamo: Non sarete sicuri nelle terre dei musulmani. E’ solo la prima goccia di pioggia”, conclude la rivendicazione.
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