Damasco ha bollato come “totalmente infondate” le accuse mosse dagli Stati Uniti secondo cui il regime siriano avrebbe usato un “forno crematorio” nel penitenziario di Saydnaya, 50 chilometri a Nord di Damasco, per eliminare i resti di migliaia di prigionieri uccisi negli ultimi anni. “Le accuse sono totalmente infondate – si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Damasco e citata dall’agenzia di stampa Sana – non sono altro che il prodotto della fantasia di questa amministrazione e dei suoi agenti”.
Secondo il ministero si tratta di “un copione hollywoodiano sconnesso dalla realtà”.
Siria, Usa accusa Assad di esecuzione di massa dei prigionieri
L’amministrazione Trump ha accusato il governo siriano di eseguire esecuzioni di massa dei prigionieri e di bruciare i loro corpi in un grande crematorio fuori Damasco per nascondere le prove. Secondo il Dipartimento di Stato, circa 50 detenuti al giorno sono impiccati nella prigione militare di Saydnaya, a 45 minuti da Damasco.
Il governo di Assad “è sprofondato in un nuovo livello di depravazione” con il sostegno di Russia e Iran: lo ha detto l’inviato Usa in Medio Oriente, Stu Jones, presentando le foto declassificate dell’edificio della prigione militare che sarebbe stato modificato per creare il crematorio.
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