Terminata la campagna elettorale si vota per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione diretta dei sindaci per 1.005 municipi, appuntamento che riguarderà – tra regioni a statuto ordinario e speciale – 9 milioni 208.639 elettori, su una popolazione di 10 milioni e 616.621, che esprimeranno il proprio voto in 25 comuni capoluogo di provincia, di cui 4 capoluoghi di Regione, e 161 con più di 15mila abitanti.
Sono 21 i capoluoghi di Provincia che andranno al voto : Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani, e 4 capoluoghi di regione Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila.
Superano i 100mila abitanti: Genova, Monza, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Taranto e Verona.
Differenti le date per le aperture delle urne, che rimarranno aperte dalle ore 7 alle 23: nelle regioni a statuto ordinario l’11 giugno, con eventuale turno di ballottaggio il 25 giugno.
Il turno di ballottaggio, che si terrà la seconda domenica successiva a quella del primo turno e al quale partecipano i due candidati a sindaco più votati, riguarda i comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, nel caso nessuno abbia raggiunto la maggioranza assoluta dei voti; oppure, ancora per i Comuni con più di 15mila abitanti, se i due candidati abbiano avuto un numero pari di voti.
Le comunali di quest’anno riguarderanno soprattutto i comuni di Lombardia, Sicilia, Campania, Piemonte, Veneto, Calabria e Sardegna.
Al momento ammontano a 132 i comuni che andranno alle urne perché commissariati.
Si voterà anche in 11 nuovi comuni nati a seguito di processi di fusione.