Arrivano i saldi invernali, che partono il 2 gennaio in Basilicata e Sicilia, il 3 gennaio in Valle d’Aosta e poi dal 5 gennaio nel Lazio e in tutte le altre regioni d’Italia.
Quest’anno i ribassi interesseranno oltre 15 milioni di famiglie su oltre 26 e muoveranno in totale oltre 5 miliardi di euro, con una spesa media a famiglia di 325 euro, 140 euro pro capite secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio.
“Saranno saldi, euro più euro meno, in linea con quelli dello scorso anno, ma avranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi. I consumatori potranno così tornare a trovare ‘vere’ occasioni nei nostri negozi”, commenta Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia che ricorda come il 2018 si sia chiuso “con molte preoccupazioni per i commercianti che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del ‘wild’ web, costi incomprimibili e tasse sempre più asfissianti”.
“Bene dunque l’aver sterilizzato per questo 2019 l’incremento di 2,2 punti percentuali dell’Iva che sarebbe schizzata dal 1° gennaio al 24,2%, ma occorre molto di più per rilanciare la nostra economia a partire dall’eliminazione delle clausole di salvaguardia che invece sono incrementate per valore, la riduzione del costo del lavoro e la previsione di una web tax per i colossi del web, vista la difficoltà di avere un’univoca norma comunitaria”, conclude Borghi