E’ di almeno cinquanta tra morti e feriti il bilancio ancora largamente provvisorio dell’esplosione dovuta a un attentato suicida che ha preso di
mira, oggi a Kabul, un corteo di protesta di dimostranti hazara, minoranza etnica di religione sciita e di lingua persiana: lo ha riferito un portavoce del ministero della Sanita’ afghano, Mohammad Ismail Kawoosi.
Stando a fonti riservate di polizia, le persone uccise ammonterebbero come minimo a dieci, ma “si teme che il loro numero sia anche superiore”. Molti i cadaveri smembrati dall’onda d’urto. A
colpire e’ stato un kamikaze imbottito di esplosivo che si e’ avvicinato a piedi alla sfilata e si e’ quindi fatto saltare in
aria.
La televisione nazionale ha trasmesso in diretta immagini nelle quali si vede una colonna di denso fumo scuro levarsi verso il cielo al di sopra della folla. I manifestanti, che hanno invano cercato di raggiungere il Palazzo Presidenziale, stavano contestando pacificamente un mega-progetto governativo per la creazione di una linea dell’alta tensione che colleghi
la capitale afghana con il Turkmenistan, ma che discriminerebbe la provincia di Bamyan, dove gli hazara costituiscono la maggior parte della popolazione, fornendole energia elettrica a potenza dimezzata.