È morto oggi all’età di 60 anni Paolo Bianco, direttore del Laboratorio di cellule staminali dell’università Sapienza di Roma, fra i massimi esperti del settore e tra gli scienziati in prima linea nel caso Stamina.
Nato a Roma nel 1955, figlio della scrittrice Anna Barone, originaria di San Pietro Infine (Caserta) segue le orme del nonno materno, Anselmo Barone noto medico della cittadina campana, laureandosi in Medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma, dove si è anche specializzato in Anatomia patologica. Dopo numerose esperienze all’estero – prima presso lo University college di Londra, poi presso i National Institutes of Health di Bethesda (Usa), è rientrato in Italia ricoprendo il ruolo di professore ordinario di Anatomia patologica presso Sapienza Università di Roma e dirigendo il Laboratorio di cellule staminali del Parco Biomedico San Raffaele, sempre a Roma.
Figlio
Paolo Bianco ha studiato per anni i meccanismi cellulari e molecolari alla base di malattie scheletriche, come per esempio la sindrome di McCune Albright, nonché la biologia e patologia delle cellule staminali dello scheletro.
La notizia della scomparsa dello scienziato italiano è stata divulgata dal direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Luca Pani.
“E’ una perdita enorme aveva un profondo senso della verità ed ha ispirato la sua vita alla scienza. Era uno degli scienziati più importanti del panorama mondiale e incarnava il senso della scienza più alta, ovvero la ricerca della verità senza ideologie e senza padroni”.
Al profosser Bianco, lo scorso anno, è stato anche assegnato il Public Service Award, premio internazionale destinato a personalità che si sono distinte per il loro impegno pubblico nel campo della ricerca sulle cellule staminali e della medicina rigenerativa. Il riconoscimento gli venne conferito dalla Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali (Isscr) per l’impegno civico ed etico nel dibattito sollevato in Italia dal caso Stamina.