Dopo una lunga discussione negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, è arrivata la decisione finale: deputati e senatori con condanne superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione non riceveranno più l’assegno vita
La delibera prevede che siano interrotti i vitalizi e le pensioni dei deputati, condannati per reati di particolare gravità.
I reati per i quali vengono sospesi i vitalizi sono mafia, terrorismo, reati contro la pubblica amministrazione, come concussione e peculato. Si tratta in genere di reati che ledono la dignità della carica ricoperta.
Le norme si applicano in caso di condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano una pena massima non superiore ai sei anni.
La delibera entrerà in vigore il sessantesimo giorno successivo alla data dell’approvazione della delibera di Montecitorio.Le misure sono adottate dall’ufficio di presidenza dopo l’accertamento da parte dell’amministrazione della camera dei presupposti per l’applicazione della norma.
La delibera non può essere applicata in caso di riabilitazione del deputato e nel caso di assegni e pensioni di reversibilità. Le norme non saranno retroattive.