Tra i premiati Emilio Gentile, Paolo Salom, Edith Bruck, Giorgio Radicati e Ciro Raia. Per la sezione Multimediale premiato il documentario “Il corpo e il nome – gli ignoti delle Fosse Ardeatine”, regia di Daniele Cini. La premiazione della IV Edizione a Caiazzo, provincia di Caserta, sabato 14 ottobre 2023 presso il “Teatro Giuseppe Jovinelli” di Palazzo Mazziotti.
Sono stati annunciati i nomi degli autori che si sono aggiudicati il riconoscimento della IV edizione del Premio “Monte Carmignano per l’Europa Memoria e Riconciliazione 2023”.
Il premio nazionale di storia è stato istituito per commemorare le vittime della terribile strage di Caiazzo del 13 ottobre 1943 e la riconciliazione dei popoli nell’ottica della cultura dell’Europa.
Sabato 14 ottobre 2023, alle ore 18.30, presso il “Teatro Giuseppe Jovinelli” di Palazzo Mazziotti a Caiazzo, in provincia di Caserta, si svolgerà la cerimonia di premiazione.
Il Premio è promosso dall’Associazione Monte Carmignano per l’Europa, gode della collaborazione e patrocinio del Comune di Caiazzo e dei patrocini di: Ambasciata della Repubblica Federale di Germania di Roma, dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Presidente della Giunta Regione Campania, dall’ANCI Campania, ANCI Campania Giovani, dal Comune di Caserta, della Provincia di Caserta, dall’Anpi comitato Provinciale di Caserta, dal Comune di Piana di Monte Verna, dal Comune di Ochtendung (D), dalle Associazioni “Familiari Vittime di Monte Carmignano”, “Amici di Ochtendung”, “Amici di Caiazzo (D), Associazione Storica del Caiatino, “ “Associazione Culturale Giovanni Marcuccio”, “Un Ponte per Anne Frank ” , “ “ASFor Eurolearning”, Associazione della terza divisione di fanteria USArmy e dall’Associazione fotografica Elvira Puorto.
EMILIO GENTILE, con Storia del Fascismo, (Laterza) è il vincitore della quarta edizione del “Premio Monte Carmignano per l’Europa” per la saggistica.
Emilio Gentile storico di fama internazionale, allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato il ruolo della rivista La Voce nel panorama culturale e politico dell’età giolittiana (La Voce e l’età giolittiana, 1972), per poi iniziare a studiare la nascita dell’ideologia fascista (Le origini dell’ideologia fascista, 1975) e la figura di Mussolini (Mussolini e La Voce, 1976). Nel corso degli anni ha approfondito in particolare le ricerche sul fascismo e ha dato alle stampe numerosi saggi sui temi della modernità, della nazione, del totalitarismo, del pensiero mitico e delle religioni della politica (tra cui si ricordano Il mito dello Stato nuovo del 1982 e Le religioni della politica del 2001). Tra i massimi storici italiani del fascismo, docente di Storia Contemporanea presso La Sapienza di Roma, emerito dal 2012, è stato insignito, tra gli altri, del premio Hans Sigrist dell’Università di Berna (2003) e dell’onorificenza Renato Benedetto Fabrizi dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia (2012). Collabora con il Sole 24 Ore
Per la sezione narrativa storica il riconoscimento è andato a PAOLO SALOM per il libro Un ebreo in camicia nera, (Solferino).
Paolo Salom, è giornalista professionista dal 1991: ha lavorato per diverse riviste su temi di politica estera. Dal giugno 2000 lavora al «Corriere della Sera». Sinologo, autore dell’ebook Fukushima e lo tsunami delle anime (2012), ha scritto quattro monologhi per il Teatro No’hma di Milano e saggi sulla Cina.
A EDITH BRUCK il riconoscimento alla carriera il Premio Speciale “Anna Frank” che verrà consegnato a Roma in una cerimonia a lei dedicata.
Edith Bruck, di origine ungherese, è nata in una numerosa famiglia ebrea. Nel 1944 il suo primo viaggio la porta, poco più che bambina, nel ghetto del capoluogo, e di lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Sopravvissuta alla deportazione, di cui ha reso testimonianza nelle sue opere, dopo anni di pellegrinaggio approda definitivamente in Italia, adottandone la lingua. Nel 1959 esce il suo primo libro, Chi ti ama così, un’autobiografia che ha per tappe l’infanzia in riva al Tibisco e la Germania dei lager. Nel 1962 pubblica il volume di racconti Andremo in città, da cui il marito Nelo Risi trae l’omonimo film. È autrice di poesia e di romanzi come Le sacre nozze (Longanesi 1969), Lettera alla madre (Garzanti 1988), Nuda proprietà (Marsilio 1993), Quanta stella c’è nel cielo (Garzanti 2009), trasposto nel film di Roberto Faenza Anita B., e ancora Privato (Garzanti 2010), La donna dal cappotto verde (Garzanti 2012), La rondine sul termosifone (La nave di Teseo 2017) e Ti lascio dormire (La nave di Teseo 2019).
A GIORGIO RADICATI il Premio Europa con Agente 1157 . La vita romanzesca di Rodolfo Siviero, un formidabile cacciatore di opere d’arte trafugate, Mazzanti Editore.
Giorgio Radicati è uno scrittore e diplomatico italiano. Già Ambasciatore a Praga e Ambasciatore dell’OSCE a Skopje, ha prestato servizio in Europa, negli Stati Uniti, in Sud America e in Africa. Tra i suoi primi incarichi ricordiamo quello di Vice Console a Ginevra nel 1970, di Primo Segretario a Rio de Janeiro nel 1973 e successivamente a Brasilia, dove verrà poi confermato, nel 1976, con funzioni di Consigliere per l’Emigrazione e gli Affari Sociali. Dal 1978 fino al 1984, presso il Ministero degli Affari Esteri, è stato Capo dell’Ufficio Africa sub-sahariana per la Cooperazione e lo Sviluppo, svolgendo importanti iniziative per i paesi di quell’area. Nel 1984 venne nominato Primo Consigliere a Washington e poi Ministro plenipotenziario cinque anni dopo. Alla fine degli anni 90 divenne Console Generale a New York fino al 2003, per poi prendere l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Praga e poi, dal 2007, Ambasciatore dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa. In contemporanea alla sua carriera diplomatica, Giorgio Radicati ha anche coltivato la passione per le arti visive e la scrittura: nel corso degli anni, ha esposto in mostre anche a livello internazionale e vanta una serie di pubblicazioni tra articoli, saggi e libri.
Per la sezione Campania il riconoscimento è andato a Ciro Raia con Le Quattro Giornate di Napoli (quasi un diario), Guida editore.
Ciro Raia è stato per più di un quarantennio nella scuola, in qualità di docente di lettere, preside e formatore, concludendo la sua carriera al Liceo Sbordone di Napoli. Oltre a collaborare a Paese Sera, Il Manifesto e Il Corriere del Mezzogiorno, ha scritto numerose pubblicazioni e antologie scolastiche. Tuttavia ha sempre avuto una forte passione per la ricerca storica, in particolare quella legata al suo paese natio. Attualmente collabora a giornali e riviste specializzate di pedagogia, didattica e storia. E’ stato nominato Coordinatore regionale dell’Anpi.
Vincitore della quarta edizione del Premio Monte Carmignano per l’Europa per la sezione Multimedia il docufilm “Il corpo e il nome – gli ignoti delle Fosse Ardeatine”, prodotto da SD Cinematografica e Venicefilm, in collaborazione con Rai Documentari e MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, regia di Daniele Cini. Scritto da Daniele Cini e Michela Micocci
Menzione Speciale per la sezione Campania a DOMENICO VALERIANI per il libro GIOVANNI LIMONGI – Un audace aviatore bellonese decorato al Valor Militare – Pubblicato nel Centenario dell’Aeronautica Militare (28 marzo 1923-2023)
Nel corso della Cerimonia l’Associazione Monte Carmignano per l’Europa assegnerà il Premio Speciale “Tommaso Sgueglia” dedicato alla memoria del fondatore e presidente del Premio e della relativa associazione recentemente scomparso. Il premio che verrò consegnato ai vincitori è un’opera di pregevole fattura del maestro Arturo Casanova.
Interverranno alla cerimonia di premiazione Lutz Klinkhammer, Paolo Albano, Giuseppe Roma, Giuseppe Angelone, Antimo Della Valle, Oreste Insero, Angelo Insero, in presenza del sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, del Sindaco di Piana di Monte Verna Stefano Lombardi, del Presidente dell’Associazione Monte Carmignano per l’Europa, Domenico Cusano. Modererà l’evento il prof. Diamante Marotta.
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