Cultura

John Foot vince il Premio FiuggiStoria Europa

Lo storico inglese John Foot presenterà il suo ultimo libro L’Italia e le sue storie dal 1945 al 2019, edito da Laterza,  lunedì pomeriggio (9 dicembre, ore 17,30 in via di Villa Sacchetti, 17- Roma) alla presenza di illustri relatori, tra i quali la scrittrice  Anna Foa

Venerdì 13 dicembre,  Foot verrà insignito del Premio FiuggiStoria Europa  nel corso di una cerimonia presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto-Camera dei Deputati in Roma, del Premio FiuggiStoria Europa 2019.

Giunto alla sua X edizione il Premio, pensato e voluto dallo storico Piero Melograni e promosso dalla Fondazione Giuseppe Levi Pelloni, da tre anni a questa parte contempla, oltre le canoniche sezioni dedicate alla saggistica, alle biografie, al romanzo storico e alla diaristica, anche quella dedicata al lavoro di ricerca agito da storici europei che hanno rivolto l’attenzione dei loro studi e della loro attività pubblicistica alla Storia italiana. Amelie Patriarca e Lutz Klinkhammer sono stati i vincitori delle passate edizioni.

John Foot oggi insegna Storia Contemporanea all’Università di Bristol, dove dirige il Dipartimento di italiano dell’Università di Bristol. Laureatosi presso l’Università di Oxford in Scienze politiche, filosofia ed economia nel 1986, nel 1991 ha ottenuto un PhD presso l’Università di Cambridge con una tesi sui movimenti socialisti a Milano negli anni 1914-1921. Dal 1989 al 1995 è stato docente associato presso l’università di Cambridge, impegnato in seminari dedicati alla storia italiana e francese del XX secolo. In seguito, ha insegnato materie legate alla storia e alla politica europea (ed in particolare italiana) presso diverse prestigiose università inglesi, tra cui l’Università di Reading, la Keele University e la Università di Strathclyde. Dal 1996 al 2000 ha lavorato presso il Dipartimento di Italiano dello University College of London, per poi diventare, fino al 2004, docente di storia italiana per il medesimo istituto.

Dal 1994 al 1997 è stato segretario della Association for the Study of Modern Italy, rimanendo nel comitato esecutivo fino al 1999. Nel 1999 è stato insignito dall’università di Cambridge del Premio Dyos per la Storia Urbana (Dyos Prize in Urban History).

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