Ma chi erano gli Aztechi e sono vere le leggende circolate su migliaia di sacrifici umani? Che cosa pensavano, alla luce dei ritrovamenti archeologici e dei testi redatti dai Conquistadores? La loro religione era davvero politeista o, come ormai quasi certo per l’Antico Egitto, si può parlare di enoteismo? Dove si può ricercare la mitica terra di Aztlan? Domande alle quali tenta di rispondere l’ultimo libro di Alfredo Carlo Luvino, Il sacrificio di Specchio Fumante. Storia, società, e idee religiose degli Aztechi (Yume, Euro 15.00)
Basandosi su studi e ricerche di americanisti e storici delle religioni, il libro delinea un quadro completo circa la vita quotidiana di una civiltà completamente scomparsa e ancora, in parte, avvolta nel mistero.
Quando Cortes conquistò Tenochtitlan, la capitale degli Aztechi, vennero in contatto due mondi e due visioni diverse della vita.
Il primo, capo dei Conquistadores, determinato e certo del proprio futuro, aveva come unico intento l’arricchirsi, spinto dalle leggende sull’oro che credeva abbondasse incredibilmente in quelle zone.
Montezuma, ultimo sovrano azteco, era figlio di una cultura che conviveva con il dubbio del futuro, temendo potesse essere terribile e distruttivo in ogni attimo.
L’Autore
Alfredo Aldo Carlo Luvino, egittologo, si è laureato e specializzato con Silvio Curto. Docente di Egittologia presso l’Università Popolare di Torino e già collaboratore scientifico del Museo egizio, esperantista, è vicepresidente del Centro Italo Arabo Dar al Hikma.
Direttore di case editrici di qualità, ha guidato numerosi viaggi in Egitto, viaggiato in molti paesi, lavorato nella tomba di Nakht a Dra abu el Naga e a Qantir con Manfred Bietak.
È inoltre autore di articoli scientifici, di romanzi e saggi legati alla civiltà antico egiziana. Fra gli altri, per Yume ha pubblicato Erotismo e sessualità nell’Antico Egitto, La religione invisibile, e Nilo segreto.