Un caso di meningite e’ stato registrato dall’Azienda Ulss 9 di Verona. Si tratta di bambina di un anno e mezzo, ricoverata la notte scorsa al ‘Mater Salutis‘ di Legnago per febbre, convulsioni e sopore. La rachicentesi (puntura lombare) ha evidenziato un meningococco al test rapido per cui la piccola e’ stata trasferita presso la terapia intensiva pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. La bambina e’ stata
regolarmente vaccinata, secondo il calendario vigente all’epoca, per meningococco di tipo Acwy. La piccola e’ stata sottoposta a terapia antibiotica, e’ in buone condizioni generali, vigile e
normalmente reattiva. Resta ricoverata in terapia intensiva per il monitoraggio dei parametri vitali e il proseguimento delle cure. Sono state eseguite la denuncia di malattia infettiva presso le autorita’ competenti e la profilassi antibiotica
Due casi di meningite in poche ore in Piemonte, ma entrambi sono di origine pneumococcica, la forma meno grave e non contagiosa. All’ospedale Sant’Andrea di Vercelli e’ stata ricoverata un’anziana donna, portata al Pronto Soccorso. “Vogliamo rassicurare la popolazione – interviene l’Asl di Vercelli – in quanto in questi casi non e’ necessaria alcun tipo di profilassi, ne’ per i parenti, ne’ per tutte le persone che eventualmente possano essere venute a contatto con la paziente”. Il secondo caso all’ospedale di Chivasso (Torino), dove e’ stata ricoverata una donna di 72 anni, che e’ in condizioni stabili dopo l’inizio della terapia, precisa l’Asl To4.
La donna di 28 anni di Castelfiorentino (Firenze) ricoverata all’ospedale di Empoli (Firenze) per aver contratto un’infezione da meningococco di tipo B “e’ fuori pericolo” di vita. Lo dice la Asl Toscana Centro in una nota stampa in cui si spiega che la paziente sta migliorando e verra’ trasferita nelle prossime ore nel reparto di malattie infettive di Pistoia. La ragazza, che lavora a Firenze in ambito amministrativo, era stata ricoverata a Empoli lo scorso 15 gennaio. Quello della meningite B, precisa la Asl, e’ “un microrganismo diverso rispetto al meningococco di tipo C, responsabile dei casi verificatisi in Toscana nell’ultimo biennio: a fronte di 60 casi dovuti al tipo C, quelli da meningococco B negli anni 2015-2016 sono stati 11, con un andamento sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti”.
Sta meglio il bimbo casertano di 4 anni e mezzo colpito da meningite batterica lunedi’ scorso e ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli. Lo afferma il sindaco di Caserta Carlo Marino, che spiega di aver “avuto un colloquio telefonico con la mamma del bimbo che mi ha molto rasserenato”. “Il piccolo – prosegue Marino – sta sensibilmente meglio, reagisce molto bene alle terapie e speriamo che presto possa fare ritorno a casa e a scuola. Alla mamma ho ribadito la massima vicinanza da parte del Comune, che continuera’ a seguire la vicenda e fara’ tutto quanto in suo potere per garantire a tutti i piccoli studenti e alle loro famiglie la massima serenita’ e la totale sicurezza”.
Marino, che lunedi’ sera dopo la diffusione della notizia aveva chiuso con ordinanza urgente l’istituto scolastico
frequentato dal bambino, annuncia che il plesso riaprira’ lunedi’ prossimo 23 gennaio. “Proprio oggi – afferma il sindaco – il Comune ha incaricato una ditta specializzata che si occupera’ di
sanificare in maniera estremamente accurata tutti gli ambienti dell’istituto comprensivo ‘Ruggiero – III circolo’. Questa operazione avverra’ nella giornata di domani e quindi gli ambienti potranno essere considerati completamente idonei ad ospitare le lezioni gia’ da venerdi’. Proprio il 20, pero’, cade la festivita’ di San Sebastiano patrono di Caserta, mentre il sabato la scuola e’ normalmente chiusa. Pertanto il ritorno tra i banchi avverra’ nella giornata di lunedi’ 23 gennaio”. “Voglio comunque tranquillizzare gli alunni e i genitori: la situazione e’ sotto controllo”, conclude Marino.