I jihadisti del gruppo dello Stato islamico hanno attaccato “deliberatamente” i civili che si sono rifiutati di fare da “scudo umano” per agevolare la loro fuga dalle forze irachene a Mosul: è quanto ha denunciato oggi Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto, dopo avere ascoltato i racconti di 31 cittadini locali.
Secondo quanto riferito, i civili sono stati fatti oggetto di “colpi di mortaio, fuoco dei cecchini, auto-bombe o bombe sul ciglio della strada che indiscriminatamente o direttamente hanno ucciso o ferito i civili”.
I jihadisti, dice l’ong, giustificano i loro abusi spiegando che le loro vittime “si sono rifiutate di rispettare gli ordini” dell’Isis “di seguirli nella loro ritirata verso le zone di Mosul Ovest che il gruppo ancora controlla”.
Tra la terza settimana di novembre e la prima settimana di dicembre, “i testimoni hanno affermato che 19 civili sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti in attacchi di entrambe le parti”, ha aggiunto Human Rights Watch. ”
Se l’Isis fosse stato davvero preoccupato per la condizione delle persone intrappolate nel cosiddetto califfato, avrebbe consentito loro di fuggire verso aree sicure”, ha afferma Lama Fakih, vice direttore per il Medio Oriente di Hrw. “Invece, uccide e ferisce indiscriminatamente e deliberatamente coloro che si rifiutano di servire come scudi umani”.