Sono 300 le opere d’arte tratte in salvo nei Comuni di Sarnano, Visso e Caldarola. Un lavoro straordinario dei volontari delle organizzazioni di protezione civile della Regione Marche specializzati nel recupero e messa in sicurezza dei Beni Culturali che dal 7 novembre scorso stanno lavorando per salvare l’enorme patrimonio che caratterizza le Marche.
Nel territorio regionale un museo diffuso: 100 teatri storici, 315 biblioteche, 400 musei e raccolte, oltre 1.000 monumenti tra abbazie, chiese romaniche e santuari, rocche e castelli.
Sono 34 i siti archeologici, gran parte del cammino francescano, la via
Lauretana, 2 antiche vie romane e 22 tra i borghi piu’ belli d’Italia.
Un enorme patrimonio storico culturale finito tra le macerie e coperto di polvere che i volontari stanno cercando di mettere in salvo con entusiasmo e determinazione.
L’esperienza del volontariato al servizio del patrimonio culturale in emergenza nasce proprio nelle Marche a causa degli eventi sismici che hanno colpito l’Italia tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2002 (Umbria-Marche 1997 e Molise 2002), e si e’ andata via via consolidando fino al 2007 con la firma di un Protocollo Nazionale (piu’ volte rinnovato ed aggi ancora in vigore) che vede coinvolti la Direzione Regionale per i beni
culturali e paesaggistici delle Marche con il Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche e Legambiente.
Il “Gruppo” di Protezione Civile della colonna mobile Regione Marche specializzato nel recupero e messa in sicurezza dei Beni culturali e’ composto da 118 volontari di ogni eta’ residenti in
tutta la regione, uniti dalla passione per il loro territorio.
Ognuno di loro mette gratuitamente competenze e professionalita’ (restauratori, storici dell’arte, architetti, tecnici di diversa
provenienza, semplici operatori) a sostegno del Segretariato Marche del MiBACT che coadiuvati dai VVF e dai Carabinieri del gruppo di Tutela Beni Culturali in una settimana di operazioni
hanno messo in salvo circa 300 opere dalle chiese e musei dei comuni di Sarnano, Visso e Caldarola.
Un lavoro rischioso, considerata la pericolosita’ di operare in “zona rossa” e con il continuo susseguirsi delle scosse sismiche, svolto dai volontari della Protezione Civile specializzati nel
recupero dei beni culturali, chiamati in queste ore a salvare i tanti tesori artistici delle Marche.