Nell’ultimo anno i governi di 30 Paesi hanno usato qualche forma di manipolazione dell’informazione online, attraverso commentatori pagati, troll, bot, siti di news falsi e organi di propaganda. A dirlo è un rapporto del think tank Freedom House sulla libertà online.
Oltre a Russia e Cina, figurano Stati come Turchia, Venezuela e Filippine, Messico e Sudan.
Nel 2016 i Paesi interessati erano 23.
I governi stanno “aumentando marcatamente gli sforzi per manipolare l’informazione sui social media, minando la democrazia”, si legge nel rapporto, secondo cui la disinformazione ha avuto un ruolo importante nelle elezioni in almeno 18 Paesi nell’ultimo anno, tra cui gli Usa.
In Europa occidentale, il report segnala la presenza di fake news sulle elezioni nei 4 Paesi esaminati: Italia, Francia, Germania e Regno Unito.
“I governi stanno ora utilizzando i social media per sopprimere il dissenso e far progredire un’agenda antidemocratica”, ha detto Sanja Kelly, direttrice. del progetto Freedom on the Net.
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