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 Usa ammettono che nei raid anti-Isis in Siria e Iraq sono stati uccisi per errore 332 civili

Sono almeno 332 i civili uccisi per errore tra marzo e aprile nei raid aerei della coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti in Siria e Iraq. È la cifra indicata nell’ultimo rapporto pubblicato dai militari americani.

Dall’inizio dell’operazione Inherent Resolve contro lo Stato Islamico, nell’estate del 2014, le vittime sono almeno 484. 

Negli ultimi due mesi quindi, dopo l’insediamento del presidente americano Donald Trump, c’è stato un forte aumento dei morti.

26 marzo 2017 | Usa riconoscono di aver sferrato un attacco aereo a Mosul dove sono morti oltre 100 civili

I militari statunitensi hanno riconosciuto per la prima volta di aver sferrato un attacco aereo contro lo Stato Islamico nella città irachena di Mosul,
dove i residenti hanno denunciato l’uccisione di oltre 100 civili.

Se confermato, l’episodio – risalente al 17 marzo scorso – rappresenterebbe la maggiore perdita di vite umane tra i civili da quando gli Stati Uniti hanno iniziato a prendere di mira lo Stato Islamico in Iraq e Siria nel 2014.
Lo sottolinea il Washington Post spiegando che alla luce di una “prima
analisi” è emerso che la coalizione ha colpito i combattenti dello Stato Islamico nella parte ovest della città su richiesta delle forze irachene.

Finora la coalizione a guida americana aveva detto che non vi erano certezze di un raid compiuto nel quartiere al-Jadida di Mosul dove gli abitanti hanno denunciato la morte di 137 civili. Le forze
irachene che partecipano ai soccorsi hanno parlato del ritrovamento fino a ieri sera di 83 corpi senza vita, tra cui molte donne e bambini, all’interno di un edificio andato distrutto.

Un incidente sul quale sono ancora in corso indagini ma che fa nascere nuove domande sulle operazioni antiterrorismo svolte da quando il presidente Donald Trump è alla Casa Bianca e che hanno fatto registrare altri potenziali errori, sottolinea il quotidiano americano, ricordando le indagini in corso sull’attacco che recentemente ha provocato numerosi morti tra i civili all’interno di una moschea in Siria e la morte di civili – riconosciuta dai militari statunitensi – nel raid dei Navy Seal in Yemen a gennaio.

I vertici militari americani assicurano di aver adottato misure estese a tutela della popolazione civile, ricorda il Washington Post. “Ma la coalizione – hanno anche precisato – non abbandonerà il suo impegno nei confronti dei partner iracheni a causa delle tattiche disumane
usate dall’Is, che terrorizza i civili, usa scudi umani e conduce i combattimenti a partire da scuole, ospedali, siti religiosi e
quartieri popolati da civili”.

I militari iracheni mettono in dubbio
le ricostruzioni secondo cui un raid aereo della coalizione a guida americana avrebbe provocato la morte di decine e decine di civili nella parte occidentale di Mosul.

Secondo queste fonti, si legge sul
sito della Bbc, sarebbero state trappole esplosive piazzate dagli uomini dell’Is a causare la strage. Sulla pagina Facebook, i militari iracheni contestano dettagliatamente la versione del raid aereo affermando che esperti militari iracheni hanno ispezionato l’edificio
che sarebbe stato colpito dal raid e hanno trovato che era”stato completamente distrutto e che non vi erano segni che fosse stato distrutto da un raid aereo”.

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