Il modello alto-atesino si dimostra ancora una volta vincente: è la provincia di Bolzano a salire sul podio dell’edizione 2015 della Qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore. L’accompagna, al terzo posto, la partner Trento. Ma la vera sorpresa è Milano che sale al secondo posto, mentre Roma scende al 16esimo. In coda alla classifica Reggio Calabria, preceduta da Vibo Valentia, Caserta.
Bolzano ritorna quindi al primato per la quinta volta in 26 anni di ricerca del Sole 24 Ore (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995). Molti i punti di forza di Bolzano evidenziati dall’indagine 2015: nelle prime due macroaree tenore di vita e affari e lavoro eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in popolazione, in particola per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita e nel tempo libero, dove è prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri.
Roma quest’anno scende al 16° posto, arretrando di quattro posizioni rispetto al 12° posto del 2014. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l’aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta).
Tra le regioni più rappresentate in top ten, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto dal 16° del 2014 e con Siena stabile (nona come nel 2014). Nella parte finale si concentrano invece le province del Mezzogiorno. Le province più in difficoltà delle altre aree territoriali sono, per il Centro, Frosinone (84ª) e, per il Nord, Asti (75ª