L’Unione Europea e le più importanti piattaforme di Internet in campo per fronteggiare le fake news.
La Commissione Ue e alcune associazioni di piattaforme, social e pubblicità, e in particolare Facebook, Google e Mozilla hanno presentato un codice di condotta su base volontaria con una serie di pratiche da seguire per combattere le fake news e la disinformazione online, sulla scia degli impegni presi lo scorso maggio a Bruxelles.
Se non otterrà risultati soddisfacenti entro fine anno, potrebbe lasciare il posto a una legislazione europea vera e propria.
Con questa proposta i sottoscrittori si impegnano in primo luogo a mettere fine al fenomeno del ‘clickbait’, ovvero a spezzare il legame tra gli introiti pubblicitari di alcuni profili e siti che diffondono disinformazione.
Poi, a rendere più trasparente la pubblicità elettorale su internet, inclusa quella a tema, ed eliminare gli account falsi e i bot. Infine, facilitare l’accesso degli utenti a diverse fonti d’informazione, migliorando la visibilità dei contenuti autorevoli, e a rendere più facile la segnalazione di bufale.
Verrà poi consentito a ricercatori e accademici di accedere ai dati delle piattaforme per monitorare la disinformazione online.