Non si può fare giornalismo online “seguendo l’istinto” e basta, servono “innovazione” e capacità di “cambiare velocemente”. Le decisioni di un editore o una redazione, “specialmente quelle che hanno meno risorse”, devono “basarsi sui dati”. A scriverlo sul suo profilo Linkedin è Dmitry Shishkin, digital development editor della Bbc, il più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito, nonché uno tra i primi al mondo.
Nell’epoca in cui al paradigma “stampa-radio-televisione-web” si è aggiunta anche la categoria “mobile”, secondo Shishkin, la sfida più ardua per gli editori è quella di “portare la maggioranza del proprio pubblico digitale ad accedere direttamente al proprio sito”, senza passare da altri siti o social network.
Il “problema”, secondo Shishkin, è che sempre più spesso capita di sentire persone che, relativamente ad una notizia, dicono: “l’ho vista su Facebook”, “qualcuno l’ha condivisa con me su Linkedin”, “un amico me l’ha fatta vedere da un tweet”.
Come rispondere? Con “l’innovazione”, secondo Shishkin, tanto “editoriale” quanto “tecnica, che è ugualmente importante”. E con gli innumerevoli strumenti a disposizine come: grafici, gifs, Snapchat, Instagram, photo stories, brevi video, persino i video verticali, cartoons, emoji stories, infografiche interattive.
In particolare, secondo Shishkin, gli editori non devono agire “seguendo l’istinto”, ma dovrebbero essere “ossessionati dai dati” e dotarsi di redazioni “multidisciplinari, in grado di consigliare loro come curare l’edizione di al meglio”.
“I contenuti sono importanti”, secondo Shishkin, ma lo sono anche “Seo, social optimisation e headline-testing”, a maggior ragione per quelle redazioni che abbiano “le forze per scrivere al massimo 10 cose al giorno”, perché “devono sapere qual è la più adatta”.
Come evidenzia il grafico qui sotto, per esempio, non è detto che news brevi siano sempre la soluzione migliore, specie quando i dati dimostrano che i propri lettori ne vorrebbero di più lunghe perchè disposti a leggerle.
La Bbc, dal canto suo, che ha da poco lanciato una nuova pagina molto social e interattiva come Bbc Africa live page, ci sta provando organizzando delle hackathon sul posto, ovvero delle specie di maratone, di contest tra esperti del web e gente comune, che possano condividere idee e, chissà, suggerire quella vincente per realizzare un “prodotto editoriale africano per africani”.